Molto spesso sentiamo parlare di smalto dei denti quando si tratta di pulizia dentale o tecniche di sbiancamento, ma che cos’è esattamente e come si può mantenere al meglio per avere dei denti sani? E quali sono le principali problematiche che intaccano lo smalto dei nostri denti?
Ecco tutto ciò che c’è da sapere.
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Che cos’è lo smalto dei denti?
Lo smalto dei denti è una sostanza che riveste il dente, in particolare si tratta di un tessuto bianco estremamente rigido.
La sua funzione è quella di proteggere la superficie dentale dall’attacco di agenti chimici, batteri e sostanze danneggianti. Lo smalto, quindi, funge da “corazza” per la parte più delicata del dente, la polpa, che contiene le nervature e costituisce quindi la parte viva dello stesso.
Per avere tale rigidità, lo smalto è composto da una piccola percentuale di acqua e proteine, circa il 4-5% della composizione totale, mentre la restante parte è costituita da sostanze inorganiche come calcio, sodio, fosforo e potassio.
Nonostante questa sua durezza data dall’altissima presenza di minerali nella sua struttura, lo smalto è in realtà molto fragile e quindi necessità di essere preservato dal contatto con acidi e sostanze che potrebbero comprometterne la composizione.
L’erosione dello smalto infatti, comporta problemi seri ai denti proprio perché viene compromessa la protezione della parte più delicata e sensibile di questi ultimi.
Il colore dello smalto
A dispetto di ciò che generalmente si pensa, il colore del dente non viene dato dallo smalto, bensì dallo strato appena sotto a questo, ovvero la dentina.
Nei confronti di questa, infatti lo smalto è una specie di vetro protettivo che riflette le sfumature più grigie, gialle, rossastre o bianche che, a seconda della derivazione genetica, caratterizzano la dentina di ognuno di noi.
Lo smalto svolge una funzione nella rifrazione della luce sul dente e, quindi, partecipa al modo in cui ne percepiamo il colore. Oltretutto poi, lo smalto è in grado di assorbire i pigmenti delle sostanze che con questo vengono in contatto e che sono quindi responsabili di ulteriori sfumature.
Queste sono vino rosso, caffè, the, fumo di sigaretta e tabacco da masticare. Altre alterazioni del colore dello smalto possono però anche derivare dall’assunzione di particolari farmaci.
Le cause del danneggiamento dello smalto
Il danneggiamento dello smalto come l’erosione, può avvenire per molteplici ragioni.
Innanzitutto, occorre specificare che si tratta di una sostanza solubile agli acidi, i quali possono diverse origini. Le più generiche responsabile dell’erosione dello smalto sono infatti bevande e cibi con composizioni aggressive come la grande presenza di zuccheri o, al contrario, con percentuali acide elevate come mele, aceto o arance. Oltre a queste, cause di danneggiamento sono anche il bruxismo, ovvero il digrignamento dei denti nel sonno, il reflusso gastroesofageo ma anche una scarsa pulizia dentale.
Tutti questi fattori provocano l’assottigliamento dello strato di smalto e quindi la maggiore esposizione della dentina. Il fenomeno è visibile quando il dente appare quasi trasparente all’estremità e ingiallito sul resto della superficie.
Non si tratta però solo di una conseguenza estetica ma soprattutto percettiva, in quanto l’esposizione della dentina provoca sensibilità dentale, con fitte forti al momento del contatto con sostante calde o fredde.
Nei casi più gravi, poi, possono anche verificarsi delle micro-fessure e quindi necessitare dell’intervento serio di un medico.
Quali sono i rimedi per lo smalto dentale?
Fortunatamente, l’erosione è un fenomeno al quale è possibile porre rimedio. Delle recenti ricerche in campo medico, infatti, hanno scoperto una soluzione per il ripristino dell’assottigliamento attraverso una sostanza, l’apatite, molto simile alla composizione dello smalto dei denti.
L’apatite è un minerale nella cui composizione sono state impiegate delle proteine dalla struttura disordinata, che donano alla sostanza una particolare adattabilità. Proprio questa sua caratteristica la rende perfetta per coprire e riempire i danni allo smalto, costituendo un ulteriore strato protettivo dello stesso.
Ulteriore vantaggio dell’utilizzo di questo specifico minerale è il fatto che non sia solubile agli acidi ed è per questo estremamente funzionale al ripristino ma anche al mantenimento della salute dentale.
Dopo avere effettuato questo specifico trattamento, occorre però prestare attenzione alla prevenzione dell’erosione. Questo soprattutto, facendo attenzione in primo luogo alle sostanze che vengono introdotte con la dieta, cercando di limitare il consumo di bevande zuccherate o di cibi acidi, ma anche cercando di eliminare l’abitudine del fumo, responsabile anche di molti altri disturbi dentali che compromettono il mantenimento generale di una bocca in salute.
Naturalmente, il primo metodo per preservare la salute dello smalto è l’igiene dentale, possibilmente con uno spazzolino dalle setole medio-morbide per evitare un intervento troppo aggressivo a denti e gengive.
Smalto graffiato: cause e soluzioni
Nel caso in cui al tatto la superficie del dente appaia disomogenea e presenti invece delle difformità, dei graffi, la cosa migliore è quella di rivolgersi al proprio medico dentista.
I denti graffiati, infatti, potrebbero derivare da un utilizzo particolarmente forte e aggressivo di strumenti per la pulizia dentale. In questo caso, si può fissare un appuntamento con il medico che valuterà lo stato dei vostri denti e potrebbe proporvi una lucidatura, trattamento non invasivo per migliorare l’aspetto del vostro sorriso.
I rimedi all’ingiallimento dello smalto
Abbiamo visto che sono molte le sostanze che possono influenzare il colore dello smalto dei denti.
L’ingiallimento dei denti è un fenomeno che impatta molto sull’immagine che si dà della propria persona e per molti potrebbe rivelarsi un problema importante.
Tuttavia, oltre ad abitudini alimentari e il consumo di sigarette, anche depositi di placca e tartaro possono causare una variazione del colore dello smalto.
Per questo motivo, il primo ed efficace metodo per mantenere denti bianchi è quello di mantenere sempre una corretta igiene orale.
Oltre a questo, però ci sono infiniti modi per lo sbiancamento dei denti che vanno dai sistemi fai da te con prodotti naturali, alle penne sbiancanti per ritocchi temporanei e puramente estetici ai veri e propri trattamenti dentistici.
Ecco dunque, che alcuni metodi naturali potrebbero consistere nell’utilizzo di foglie di salvia, strofinate direttamente sui denti, oppure di bicarbonato di sodio o di gargarismi con succo di limone, particolarmente indicati nel caso di macchie causate da fumo di sigaretta.
Tra i metodi chimici, invece, esistono in commercio strisce sbiancanti di vario genere che permettono di effettuare degli interventi in modo autonomo, oppure le più recenti mascherine sbiancanti al led che grazie ad un gel ed un led a luce pulsata aiutano a migliorare la tonalità del proprio sorriso, seguendo un trattamento sbiancante direttamente a casa propria.
Ecco, dunque, come lo smalto dei denti ha una importanza enorme non solo dal punto di vista estetico ma anche e soprattutto della salute della bocca.
Il sorriso, infatti, contribuisce al modo in cui ci si presenta agli altri e in parte determina anche la percezione che gli altri possono, a primo impatto, avere di noi.
Nonostante questo, però, il mantenimento dello smalto è importante soprattutto per non incorre in problemi ben più fastidiosi, come la sensibilità dentale.
Ecco, dunque, che con questi piccoli accorgimenti e una buona pulizia, si potrà mantenere una bocca sana ed un sorriso smagliante.