Riguardo la pulizia dei denti , già da piccoli, dal momento in cui siamo in grado di tenere saldamente uno spazzolino in mano, ci viene insegnato dai nostri genitori come spazzolare i denti. Probabilmente quando non riuscivamo a svolgere il compito molto bene i nostri genitori ci avranno aiutato per garantire la salubrità dei nostri denti e gengive. In seguito, il nostro spazzolino da denti potrebbe essere stato messo accanto a quelli dei nostri fratelli o anche dei nostri genitori in un contenitore aperto dove i batteri si accumulavano sulle sue setole.
Si deve ammirare lo spazzolino da denti. Il primo spazzolino che assomigliava a ciò che usiamo oggi ha le sue origini in Cina alla fine del 1400. L’attrezzo per la pulizia dei denti dell’epoca era composto da setole rigide provenienti dal collo di un maiale e attaccate ad un bastone di bambù. Ora per la pulizia dei denti , si utilizzano setole morbide in “testa” ad un manico utilizzato insieme al dentifricio per spazzolare via la placca e massaggiare le gengive. Molti pensano che lo spazzolino si utilizzi solo per eliminare residui di cibo dai denti. Tuttavia, è un importante deterrente di gengiviti, ottimo per la prevenzione della carie e delle malattie periodontali che sono la causa di almeno un terzo di perdita dei denti da adulti.
Molti dentisti ritengono che gli spazzolini a setole morbide sono i più efficaci da usare poiché le setole più dure possono danneggiare lo smalto dei denti e irritare le gengive. Infatti, le punte delle setole dure sono come punte affilate che possono causare scalfitture nella gengiva, consentendo ai batteri di entrare nel flusso sanguigno. Effettuare la pulizia dei denti con le setole morbide, invece, è considerato più sicuro e confortevole con particolare attenzione alla pressione esercitata quando si lavano i denti.
La pulizia dentale non è sufficiente, per prendersi cura della propria igiene orale occorre costanza e attenzione,
a partire dalla scelta dello spazzolino
Nonostante sia consigliato di andare almeno ogni 6 mesi dal dentista per una pulizia dei denti, questa pratica è ancora abbastanza sottovalutata. Cosa grave, perché l’igiene dentale è un argomento delicato. E’ importante prendersi cura della propria bocca, dei propri denti – non solo per rimuovere la placca che, accumulandosi, diventa tartaro, ma anche per curare eventuali carie, infiammazioni e problemi alle gengive.
Vediamo come selezionare e scegliere al meglio tra dentifrici e spazzolini.
- Bisogna partire dalla testina dello spazzolino – che non dovrebbe superare, come dimensione, i 2,5 cm di lunghezza. La testina “giusta” è quella arrotondata, perché se fosse spigolosa potrebbe infiammare palato e gengive.
- Molte persone preferiscono avere spazzolini con setole rigide, ma è scientificamente provato che lavarsi i denti troppo duramente crea ipersensibilità dentale.
- Per i bambini sono consigliati spazzolini con testine più piccole, essendo più delicati.
- Anche il manico dello spazzolino è molto importante: ci sono manici dalla “presa facile” per evitare che, scivolando, lo spazzolino possa colpire e infiammare le gengive. Ma, a seconda delle proprie necessità, ci sono diverse forme di manico: ci sono spazzolini con manici dritti, ma anche spazzolini con manici curvi.
Dopo essersi informati sullo spazzolino più efficace per una corretta igiene orale, è bene verificare quale sia lo spazzolino giusto per le proprie esigenze. Esigenze che cambiano a seconda della persona, naturalmente. Ad esempio, per chi ha i denti sensibili è raccomandato l’acquisto di uno spazzolino con le setole morbide. Stessa cosa, vale anche per chi ha gengiviti o chi ha appena fatto una visita dal dentista con conseguente estrazione dentale o una cura di ascessi o cisti. E’, quindi, consigliato uno spazzolino con setole morbide per garantire una rimarginazione ‘tranquilla’ della ferita.
E non è un segreto che i dentisti consiglino – per un’ottima igiene dentale – lo spazzolino elettrico (qui i migliori spazzolini elettrici del 2018). Quest’ultimo, infatti, è molto più efficace di uno spazzolino manuale.
- Uno spazzolino elettrico garantisce una migliore e più profonda pulizia orale grazie alle sue migliaia oscillazioni – dalle 5000 alle 30000.
- Lo spazzolino manuale elimina ‘solo’ il 70% della placca gengivale, mentre lo spazzolino elettrico può arrivare ad eliminarla quasi completamente.
- Gli spazzolini elettrici moderni hanno un timer che ci aiuta per una corretta igiene orale; un sensore di pressione che blocca lo strumento in caso facessimo troppa pressione su denti e gengive; hanno una testina tonda, in modo da garantire una pulizia più efficace e profonda; un manico antiscivolo e testine di ricambio.
La scelta di uno spazzolino giusto deve essere una decisione presa con sicurezza, quindi – per essere certi – sarebbe bene prima chiedere consiglio al proprio dentista. Loro consiglierebbero probabilmente degli spazzolini con una testina piccola, in modo da poter raggiungere tutte le zone della bocca, inclusi i molari posteriori; degli spazzolini con setole morbide, per non effettuare troppa pressione sui denti e sulle gengive; infine, degli spazzolini dall’impugnatura antiscivolo, per facilitare l’utilizzo anche se sono bagnati.
Che la nostra scelta ricada su uno spazzolino elettrico o tradizionale, è bene sapere qual è il modo più corretto per lavare i denti.
- Dopo aver applicato il dentifricio sullo spazzolino, le sue setole vanno poggiate a 45° rispetto alle gengive e bisogna spazzolare i denti con un movimento breve e verticale.
- E’ utile passare lo spazzolino per 15 secondi circa su ogni zona della bocca.
- I molari si trovano in un punto della bocca in cui lo spazzolino fa fatica a spazzolare correttamente, se non si segue un giusto movimento: bisogna mettere lo spazzolino perpendicolarmente rispetto alle labbra, con le setole che “poggiano” ai morali inferiori – se si sta procedendo alla pulizia dei molari superiori – o superiori – se si stanno spazzolando i molari inferiori. Infine, procedere poi con un movimento che va dall’interno all’esterno della bocca.
- Non bisogna tralasciare le zone più interne della bocca; inoltre bisogna pulire anche la lingua per prevenire un alito cattivo.
- Il tutto, si conclude poi con un risciacquo della bocca. Ma sarebbe ancora meglio, concludere la pulizia con un colluttorio.
Importante quanto la scelta di uno spazzolino, è sapere come tenerlo pulito.
- Innanzitutto, non bisogna mai condividere uno spazzolino con qualcuno.
- Evita che il tuo spazzolino entri in contatto, tenendolo a ‘riposo’, con un altro spazzolino.
- Ovunque sia conservato il tuo spazzolino, chiudi la tazza del gabinetto per evitare che – durante qualche risciacquo – qualche goccia si depositi su di esso e lo contamini: sarebbe bene tenerlo almeno a due metri di distanza dalla tazza.
- Per tenere lo spazzolino più pulito e asciutto, riporlo in verticale è la miglior scelta – l’acqua in eccesso scolerà più facilmente e velocemente.
- E’ consigliato, al momento del risciacquo dello spazzolino, lavarlo con tanta acqua in modo da eliminare ogni residuo di dentifricio, batteri o cibo.
I dentisti consigliano di sostituire lo spazzolino ogni tre mesi; i bambini dovrebbero cambiarlo un po’ più spesso.
ELEMENTI PATOGENI E CURA DELLO SPAZZOLINO
Secondo i Centers for Disease Control, anche dopo la pulizia dei denti ed il risciacquo lo spazzolino presenta ancora degli elementi contaminati e potenzialmente patogeni sulle setole. Abbiamo avuto tutti lezioni su come lavarci i denti, ma molto poche sulla pulizia dello spazzolino. Ecco alcuni suggerimenti su come pulire e prendersi cura del proprio spazzolino dopo la pulizia dei denti :
- Se dopo la pulizia dei denti tenete il vostro spazzolino dentro un cappuccio, assicuratevi che lo spazzolino sia asciutto prima di applicarlo. In caso contrario si può portare allo sviluppo di muffe sulle setole. Usare un cappuccio per spazzolino da denti con i fori. Ciò contribuirà ad una ventilazione evitando la formazione di muffa.
- Lavatevi le mani prima di effettuare la pulizia dei denti con il vostro spazzolino.
- Limitare il numero di spazzolini che tenete in uno stesso contenitore aperto, perché strofinando l’un l’altro si diffondono germi.
- Lavate lo spazzolino, prima e dopo ogni pulizia dei denti tenendolo sotto l’acqua corrente e strofinando il pollice su di esso con forza per cinque-dieci secondi.
- Fate una pulizia profonda del vostro spazzolino da denti di tanto in tanto collocandolo nel cestello superiore (in qualsiasi altra posizione, potrebbe fondersi) della lavastoviglie utilizzando il normale sapone per lavastoviglie. È inoltre possibile utilizzare l’acqua bollente, ma attenzione alla fusione dello spazzolino.
- Siate consapevoli di dover sostituire lo spazzolino ogni tre o quattro mesi, questo riguarda anche le spazzole degli spazzolini elettrici.
- Usate sempre il dentifricio durante la pulizia dei denti, aiuta a mantenere il vostro spazzolino pulito.
- Per disinfettare lo spazzolino dopo la pulizia dei denti, è possibile immergerlo in una soluzione di perossido di idrogeno al 3% (cambiatela ogni giorno, perché si trasforma in acqua in poche ore).
- Dopo la pulizia dei denti immergete il vostro spazzolino in una piccola tazza con un po’ di colluttorio a base di alcool, e mescolate per circa trenta secondi. L’alcol nel collutorio ucciderà la maggior parte dei batteri.
- Considerare l’acquisto di una lampada UV (luce ultravioletta) per disinfettare lo spazzolino da denti. E’ sicura e si spegne dopo l’operazione automaticamente.
La pulizia dei denti e dello spazzolino in particolare è qualcosa che a volte diamo per scontato. Lo usiamo quotidianamente e lo rimettiamo nel contenitore senza pensare alla quantità di batteri che galleggiano intorno. Questi suggerimenti non solo forniscono informazioni utili, ma spero vi abbiano reso più consapevoli che il vostro spazzolino da denti può influire sulla salute globale più di quanto crediate.