Ci sono molti metodi per lo sbiancamento dei denti, ovvero il trattamento estetico delle discromie dell’arcata dentale.
Uno di questi, consiste nell’utilizzo di un gel sbiancante che con l’attivazione di lampade led o laser di vario genere garantisce ottimi risultati, portandolo ad essere uno dei modi più efficaci secondo le esperienze dei pazienti. Ecco tutti i dettagli.
Contenuto dell'articolo
- Sbiancamento denti professionale: Led e Laser
- Sbiancamento denti con il laser
- Quando e perchè effettuare una terapia di sbiancamento dentale?
- Come funziona il trattamento per lo sbiancamento dentale?
- Risultati, costo e durata dello sbiancamento al led
- Controindicazioni per lo sbiancamento dentale led e laser
Sbiancamento denti professionale: Led e Laser
Lo sbiancamento denti professionale viene eseguito esclusivamente in uno studio dentistico e si avvale sempre di gel contenenti perossidi. In genere, una seduta può durare da un’ora ad un’ora e mezza, in relazione ai metodi utilizzati.
Si può effettuare uno sbiancamento denti led ed uno sbiancamento denti con laser.
La seduta inizia con il posizionamento della diga a completa protezione delle mucose, che per questo tipo di trattamento consiste nell’applicazione, tramite siringa monodose, di uno spesso film di resina semisolida lungo la festonatura gengivale di tutti gli elementi ed al suo immediato indurimento tramite luce alogena.
Successivamente si procede all’applicazione del gel sbiancante (con una percentuale di principio attivo che può raggiungere il 35%) sulla superficie di tutti gli elementi interessati.
Le attrezzature utilizzate dal professionista durante la seduta possono essere:
- le Lampade a luce fredda a led blu, dove due diodi emettono onde elettromagnetiche aventi una potenza di circa 600 mW/cm2 e una lunghezza d’onda di circa 480 nanometri,
- le Lampade a luce fredda a led verdi, dove due diodi emettono onde elettromagnetiche aventi una potenza di circa 1.000 mW/cm2 e una lunghezza d’onda di circa 530 nanometri,
- il Laser, una luce monocromatica (uguale lunghezza d’onda e frequenza), collimata (onde elettromagnetiche parallele) e coerente (onde tutte con una medesima fase).
L’efficacia delle due metodiche di sbiancamento denti con led, a parità di concentrazioni, è del tutto sovrapponibile ed è comprovata ormai da numerosi test sia di laboratorio che clinici.
Le differenze che intercorrono tra le due metodiche riguardano principalmente la minore durata della seduta con lampade a luce fredda a led verdi, rispetto a quella con lampade a luce fredda a led blu.
Sbiancamento denti con il laser
Per quanto riguarda invece lo sbiancamento denti con il laser, questo strumento agisce esattamente nel punto in cui si desidera, erogando la quantità di energia necessaria per effettuare il lavoro che ci si è preposti.
Il laser, a differenza delle altre metodiche, riesce a penetrare più in profondità nei tessuti duri del dente portando il perossido a combattere con maggiore efficacia le discromie presenti.
Sia che si tratti di discromie a partenza estrinseca, sia che si tratti di quelle a partenza intrinseca, o di quelle dipendenti semplicemente dall’invecchiamento del dente, dove la diminuzione fisiologica dello spessore dello smalto causa l’aumento della valenza cromatica della dentina sottostante, il laser con le sue peculiarità riesce a risolvere efficacemente il problema presente.
In un’unica seduta di circa un’ora e mezza, vengono effettuate tre applicazioni di gel, della durata di circa trenta secondi ciascuna, ripetute su ogni superficie esterna dei denti, ogni volta usando un gel nuovo che contiene dunque un nuovo principio attivo.
Si tratta di un’operazione che non aggredisce lo smalto, non provoca dolore né effetti collaterali, garantendo risultati duraturi e soddisfacenti. Se vi fosse una particolare esigenza estetica, le applicazioni di gel, possono essere ripetuti a distanza di due settimane.
I risultati relativi al miglioramento cromatico ottenuto, si possono visionare tramite una rilevazione spettrofotometrica del colore precedente la seduta di sbiancamento, unitamente alle fotografie iniziali e finali.
Quando e perchè effettuare una terapia di sbiancamento dentale?
Il colore dei denti è una caratteristica che può derivare da molti elementi diversi. Innanzitutto, occorre specificare che il tono del dente deriva non dallo smalto ma bensì dal colore dello strato sottostante a questo, ovvero la dentina. Ecco dunque, che lo smalto svolge la funzione di un “vetro” che riflette le sfumature più grigiastre, bianche o anche gialle determinate dalla composizione genetica della dentina. Insieme, poi, all’impatto della luce, cambia la percezione che abbiamo della tonalità dei denti. Oltre a questo, è naturale che la dentatura cambi nel corso degli anni, assumendo delle diverse sfumature che possono interessare tutta l’arcata o anche solo alcuni elementi della stessa.
Tra le cause che possono influenzare il colore della dentina e dello smalto, si distinguono fattori intrinseci ed estrinseci, che valutati caso per caso dal medico, porteranno all’applicazione di un trattamento personalizzato per una maggiore efficacia.
Fattori intrinseci:
questi riguardano direttamente la colorazione della dentina, che come detto prima, è, al contrario di ciò che si crede, responsabile della percezione visiva del colore del dente.
Il tono di questa può essere condizionata dall’assunzione di specifici farmaci a causa dei quali, la dentina potrà assumere delle sfumature maggiormente tendenti al giallo.
Anche un eccessivo consumo di fluoro può portare ad una colorazione maggiormente tendente all’arancione del dente.
Queste cause, non costituendo delle modificazioni superficiali, risultano maggiormente complicate da trattare e in questi casi specifici è necessario un’analisi medica per considerare il modo migliore di procedere
Fattori estrinseci:
intervengono sul dente solo sugli strati più superficiali dello smalto e proprio per questo motivo, risultano più facili da trattare.
Tra questi ci sono i cibi e le bevande che quotidianamente assumiamo. Alcuni dei responsabili del tono dello smalto sono bevande contenenti zuccheri e coloranti, ma anche vino rosso, carni rosse cotte al sangue, e naturalmente fumo e tabacco da masticare, che producono depositi di nicotina sulla superficie del dente.
Dopo l’utilizzo di dentifricio e spazzolino, infatti, si crea sopra lo smalto, in maniera naturale, una pellicola composta da grassi e proteine, a protezione del dente.
È proprio su questa che vanno ad agire le sostanze presenti nella composizione dei cibi che ogni giorno assumiamo. Ecco dunque, che emerge l’importanza della pulizia subito dopo i pasti, in modo da eliminarne la presenza sull’arcata dentale.
Come funziona il trattamento per lo sbiancamento dentale?
Come detto, esistono varie tipologie di sbiancamento, ma uno dei più efficaci secondo medici e pazienti è il trattamento che impiega lampade led o laser. Si tratta di un’operazione che può essere compiuta solo in uno studio dentistico in sedute che durano all’incirca un’ora.
Il trattamento con led prevede innanzitutto la protezione delle gengive attraverso l’applicazione con una siringa di una resina semisolida la quale viene indurita con l’utilizzo di una luce alogena.
Una volta svolta questa fase preliminare, si può passare al trattamento vero e proprio, con l’applicazione di un gel sbiancante su tutta la superficie restante dei denti.
Le lampade led che vengono utilizzate in questa fase possono essere di diverso tipo. Vengono utilizzate lampade a luce fredda a led blu oppure a luce fredda a led verde le quali emettono delle onde elettromagnetiche che hanno una potenza maggiore delle prime.
La differenza tra le due tipologie di strumentazioni usate riguarda solamente il tempo impiegato nella seduta, maggiore per le lampade a led blu e minore per quelle a led verde.
Il trattamento con laser, invece, permette un intervento più profondo, in quanto porta il perossido di cui è composto il gel sbiancante ad avere una maggiore efficacia sugli strati più profondi del dente e quindi a curare meglio le discromie presenti.
Durante una seduta di trattamento, vengono effettuate tre applicazioni di gel, ogni volta nuovo in modo da impiegare principio attivo più efficace.
La seduta dura approssimativamente un’ora e mezza e il trattamento può essere ripetuto anche a distanza di due sole settimane in casi in cui ci sono delle specifiche esigenze estetiche.
Questo perché si tratta di un gel che non danneggia lo smalto.
Risultati, costo e durata dello sbiancamento al led
I trattamenti sono assolutamente indolori e non provocano effetti collaterali ma sono molto efficaci e veloci nel curare le discromie presenti nei denti.
I risultati sui pazienti, infatti, sono stati molto soddisfacenti e ne hanno fatto uno dei trattamenti più richiesti dai clienti.
Gli esiti della procedura sono immediati anche se il massimo effetto sbiancante si potrà notare a distanza di alcuni giorni.
Il costo solitamente si aggira attorno ai €300, ma bisogna valutare che gli effetti del trattamento perdureranno per circa uno o due anni a seconda del tipo di paziente.
Infatti, la durata dello sbiancamento dipende molto dalle abitudini di vita del soggetto, soprattutto se si tratta di un fumatore. In questo caso, la durata temporale del trattamento potrebbe essere ridotta.
Il consiglio per mantenere il più a lungo denti bianchi è quello di mantenere sempre una buona igiene orale con l’aiuto di una pulizia dentale professionale a cadenza semestrale.
Controindicazioni per lo sbiancamento dentale led e laser
Come abbiamo visto in precedenza, lo sbiancamento con led o laser è una pratica del tutto indolore, ma tuttavia ci sono dei casi in cui non è possibile procedere a tale trattamento.
Si parla infatti di gravidanza e allattamento, patologie croniche gravi, allergia ad una o più sostanze contenute nel gel sbiancante e ancora presenza di denti malati o ipersensibili. Inoltre, il trattamento non ha effetto su protesi o nel caso di impianti su denti naturali.
Nonostante queste indicazioni, è bene sempre affidarsi ad un medico il quale, con una valutazione caso per caso saprà come consigliarvi al meglio.
Il trattamento sbiancante con led o laser risulta essere, quindi, nella maggior parte dei casi una pratica molto efficace e veloce.
Il punto dolente potrebbe essere il costo, il quale va rapportato però alla lunga durata garantita da un trattamento di questo genere.
Per questo motivo, se si volessero avere più informazioni è bene rivolgersi al proprio medico o a centri specializzati in questo tipo di pratiche, i quali sapranno valutare con precisione le caratteristiche di ogni paziente e assicurarvi il migliore esito per un sorriso smagliante.